Inutile provare a nascondersi dietro un dito. L’Empoli che è uscito sconfitto dal match d’esordio stagionale, 2-1 per mano del Cittadella nel primo turno di Coppa Italia, ha offerto una prova non all’altezza e ha cancellato dalla mente dei tifosi ciò che aveva fatto di buono nel finire della scorsa stagione. Nonostante il vantaggio trovato praticamente per caso, che sembrava poter spianare la strada verso una vittoria apperentemente scontata, la squadra in realtà ha sempre faticato. Non è mai riuscita advert imporre il proprio gioco né a pressare con effiicacia gli avversari. Ha provato a uscire dalla pressione avversaria con il possesso palla, partendo addirittura dalla propria space di rigore, ma non è mai uscita con qualità e velocità. Il centrocampo ha faticato in entrambe le fasi, mentre in attacco si sono viste davvero poche iniziative degne di nota. Il gol infatti è arrivato grazie a una furbata di Piccoli che è andato a contrasto con il portiere del Cittadella e ha lavorato un gran palla che Caputo non ha sbagliato. Però si è trattato di un traversone letto male da Kastrati, non di un’azione manovrata. Alla lunga il Cittadella è venuto fuori e nel secondo tempo i veneti hanno legittimato un gioco di maggior qualità e un buon ritmo, completando una rimonta da sogno. Addirittura nel finale poteva arrotondare ulteriormente, ma Caprile, al secondo rigore parato (il primo in gare ufficiali) evidentemente non period d’accordo. Come detto la prestazione non è piaciuta, sia a livello corale che individuale, dove le sufficienze si possono contare sulla dita di una mano. E un minimo di apprensione è normale che ci sia, visto che tra appena 6 giorni ci sarà l’esordio in campionato contro il Verona, uno scontro diretto che mette subito in palio punti importanti. Per preoccuparsi però, è decisamente troppo presto. Anche l’anno scorso infatti gli azzurri uscirono sconfitta dal match di Coppa Italia (2-1 dalla SPAL) e persero anche a Spezia la prima di campionato in una gara davvero deludente. Tutti però sanno come sono andate le cose, per cui squadra e workers tecnico un po’ di fiducia la meritano. Va detto inoltre che Zanetti ha dovuto fare a meno di due titolari importanti come Baldanzi e Fazzini, oltre che di un jolly che siamo sicuri avrà modo di ritagliarsi il proprio spazio come Maldini. Che la squadra potesse fare fatica, dunque, period da mettere in conto. Magari si può fare un’analisi più severa sulla difesa, un pacchetto ben collaudato che contro il Cittadella non è stato decisamente all’altezza. Anche ai difensori azzurri evidentemente va dato il tempo di trovare brillantezza e recuperare i vecchi meccanismi. La speranza però è che già a partire da sabato si possa vedere qualche passo avanti, in attesa di altri movimenti dal mercato per puntellare una rosa completa dal punto di visto numerico, ma che forse manca ancora di qualche pedina in grado di spostare gli equilibri.