Si è chiusa, finalmente, una stagione deludente per il Milan e i milanisti. Secondo posto, a troppi punti dal primo, con la squadra che in ogni competizione disputata non si è nemmeno avvicinata a provare a vincere qualcosa. Si volta pagina, sperando di poter entrare in un capitolo più avvincente della storia del Membership: ma proprio su questo punto c’è preoccupazione da parte del popolo rossonero.
Tra i vari dati da analizzare c’è sicuramente quello dei gol. 99 quelli realizzati, di cui 76 in campionato: tanti. Dall’altra parte quelli subiti fanno paura: 69 in totale, di cui 49 in Serie A in 38 partite. La Società dovrà lavorare molto per migliorare questo dato, andando a rinforzare come si deve il centrocampo, oltre che la difesa.
Su questo aspetto dovrà lavorare tanto e bene il prossimo tecnico, Fonseca, cui servirà restituire al Milan una fase difensiva degna di questo nome. Pioli paga tanti errori, ma anche i giocatori hanno le loro responsabilità: tanti hanno reso poco.
Un grazie al tecnico. Un grazie a Kjaer e a Giroud: arrivati tra lo scetticismo generale del popolo rossonero, sono stati fondamentali. Hanno cambiato la vita a difesa e attacco, oltre advert aver portato un contributo prezioso in termini di esperienza, carisma e management. Qualità che ora mancheranno (non basta il solo Florenzi) e che la dirigenza dovrà cercare sul mercato.
A proposito di Società, l’altra notizia della serata di ieri sono i fischi ai dirigenti da parte del pubblico di S. Siro: quando sono entrati in campo, quando sono stati inquadrati nel maxi schermo, in particolare Furlani. Ora sta a loro trasformare questi fischi in applausi: visto che ormai il tecnico è stato scelto (e non scalda), possono farlo soltanto tramite una campagna acquisti degna di nota. Se il campo darà loro torto, allora toccheranno il fondo di un rapporto che già oggi, con questa dirigenza, è ai minimi storici.
Infine, nota di merito a Christian Pulisic: il migliore del Milan della stagione che si è appena conclusa: prestazioni e rendimento sempre al high.