Chi ha il Milan nel cuore ha passato delle soste decisamente migliori. Sicuramente però questa non è noiosa, anzi. I temi non mancano, purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista.
Innanzitutto Rafa Leao: questa dev’essere la stagione della svolta. Lo diciamo da diverso tempo, ma il tempo sta scadendo: o cambia davvero rotta, oppure credo dovremo rassegnarci al fatto che Leao sia questo. Cioè un giocatore che ha potenzialità enormi, ma che lascia inespressa una parte del suo talento. Può far vincere le partite, ma si prende troppe pause durante la gara oltre che nella stagione.
Il mio consiglio non richiesto è che si dedichi molto di più al campo, laddove per campo s’intende allenamento in settimana, riscaldamento pre partita fatto bene e ovviamente prestazione durante la gara. Il gol fatto contro la Roma arriva di rabbia, di cattiveria: così mai gliel’ho visto fare. Giocasse sempre con quella cattiveria, farebbe tranquillamente 30 reti a stagione. Meno social e più sudore, questo dev’essere il suo pensiero. La sua preoccupazione dev’essere fare bene col Milan e non pensare a tutto quello che sta attorno. Parlare sul campo e non sui social.
Magari anche Ibra gli dia il buon esempio. Anche lui in property molto social, sicuramente anche presente a livello di comunicazione e nelle scelte, ma in questo ambito è una grande delusione. L’assenza sabato all’Olimpico proprio non mi va giù. Poteva mancare Furlani, poteva mancare Moncada e lo stesso Cardinale: ma Ibrahimovic non doveva proprio mancare. Spetta a lui affrontare spogliatoio e squadra, lo deve fare a Milanello costantemente in settimana, ma anche in prossimità e dopo le partite allo stadio.
La scusa/spiegazione che circola persuade poco. Il fatto che lui avesse preso un impegno prima dell’approdo a RedBird, cioè prima di dicembre. Per me non è credibile e se mai fosse vero, da quando firmi il nuovo incarico il tuo primo pensiero dev’essere il Milan: quindi l’impegno, se vero, lo rimandi. E invece Ibra dimostra, come period da calciatore, di curare prima di tutto il suo orticello. Ricordate la vicenda Sanremo? Anche lì la versione fu di un accordo precedente all’approdo in rossonero. Avrebbe addirittura saltato una partita per la kermesse canora, se non che poi si infortuna.
La speranza è che possa svoltare, anche se sinceramente ci credo poco. Anche per lui, meno social, meno vacanze, più scrivania, più Milanello e soprattutto più spogliatoio: lì sta mancando, lo dicono i fatti. Perché anche quando è presente, evidentemente non è efficace.
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui