Sandro Tonali è uno dei giocatori sui quali la Juventus ha puntato il mirino. Un’operazione che, secondo il Corriere dello Sport, i bianconeri potrebbero mettere in piedi più in property che a gennaio, intanto però hanno già individuato un paio di giocatori “sacrificabili” per fare cassa e reinvestire l’eventuale cifra che guadagneranno: sono Fagioli e Yildiz; il primo con Motta ha perso il posto da titolare e piace al Marsiglia di De Zerbi, sull’attaccante turco c’è l’Aston Villa che potrebbe fare tentativi concreti. La valutazione di Tonali, invece, è di 70 milioni di euro; per ora però il Newcastle non vorrebbe cederlo e c’è da registrare anche la smentita dell’entourage di Tonali su un interessamento della Juve per il giocatore.
PERCHÉ LA JUVENTUS VUOLE TONALI – Se però le indiscrezioni di mercato dovessero diventare qualcosa di concreto e l’affare decollare, Motta sta pensando anche a un cambio di modulo e tipo di gioco per la sua Juventus: una delle ipotesi è un passaggio al 4-3-3 con Sandro che potrebbe inserirsi – da titolare – nel ruolo di mezz’ala destra con Locatelli in regia e Koopmeiners a completare il reparto, arretrando di qualche metro rispetto al ruolo di trequartista nel quale ha giocato finora. Da mezz’ala, avrebbe anche più spazio per inserirsi in space ed evitare marcature strette partendo da lontano. Per il tridente poi l’allenatore avrebbe a disposizione quattro ali: Nico Gonzalez, Conceiçao, Weah e Mbangula, ai quali potrebbe aggiungersi anche il gioiellino Adzic che non si è ancora messo in vetrina.
TONALI ALLA JUVENTUS? LE PAROLE DELL’ALLENATORE DEL NEWCASTLE – L’allenatore del Newcastle Eddie Howe non ne vuole sapere di perdere Tonali, e chiude la porta a un suo possibile ritorno in Italia: “Non è nei nostri piani fare a meno di Sandro – ha spiegato – Sono voci che mi fanno ridere. Sandro è una parte vitale di quello che stiamo facendo, su di lui abbiamo fatto un investimento a lungo termine e personalmente sono davvero contento di lui: abbiamo costruito un rapporto solido. Sta migliorando in tutti gli aspetti, anche grazie alle gare che sta facendo. Il periodo della squalifica per lui è stato difficile perché allenandosi soltanto non poteva imparare altro. Le partite sono il miglior modo per imparare e penso che stiamo assistendo a una sua crescita sotto suo ogni aspetto“.