Paolo Maldini, direttore dell’space tecnica del Milan, è intervenuto a Sky Sport prima della partita di Champions League con la Dinamo Zagabria: “Questa filosofia può portarci advert essere stabilmente in finale di Champions? Ho detto che non siamo forse pronti a pensare di arrivare quest’anno in finale, ma ho detto che sognare è comunque doveroso. Il Milan è una squadra che le altre grandi non vorrebbero affrontare, anche se gli investimenti non sono pari alle prime quattro in Champions”.
IDENTITA’ – “E’ più complicato in Europa perché si alza il livello. Rispetto all’anno scorso abbiamo più consapevolezza, giocatori cresciuti di un anno e chi ha giocato a un certo livello sa che un anno in più a quell’età fa la differenza”.
MERCATO – “Io sono molto contento del mercato che abbiamo fatto. Chiaramente gli obiettivi strada facendo cambiano. Credo che la squadra quest’anno sia più forte dell’anno scorso”.
RINNOVO LEAO – “Abbiamo già iniziato a parlare da tanto tempo, con Rafa, con Bennacer e con Kalulu. Tutti i rinnovi possono essere semplici o complicati: la volontà del giocatore fa tanto, perché la volontà del membership c’è”.
LAVORO DA DIRIGENTE – “In tribuna si soffre di più che in campo. Non riesco a stare fermo. Chiedo a Massara delle cose durante la partita e lui non mi risponde (sorride, ndr). Faccio veramente fatica, ma ci si abitua a tutto”.
CAMBIO DI PROPRIETA’, ANCHE CAMBIO DI STRATEGIA? – “Avanti con finances limitati o è possibile additional finances? Andare oltre le proprie possibilità no, ma le possibilità del Milan già quest’anno e l’anno prossimo saranno superiori, avremo ricavi più alti per investire sulla squadra. Il lavoro difficile è stato fatto, naturalmente per andare a competere per la coppa ci vuole qualcos’altro. E’ quasi un calcolo matematico. Su 16 squadre qualificate agli ottavi 14 avevano ricavi più alti. Sognare è doveroso, se no non sarei qui e non avrei fatto quello che ho fatto in carriera”.