Prima della sosta, avevo dato appuntamento a tutti al 26 novembre, per conoscere la verità sull’Inter e sulla Juventus. Ora, anche se ho ripetuto molte volte che una sola partita non cube mai la verità, è chiaro che lo scontro diretto qualcosa stabilirà. Per me – l’ho già detto e lo ripeto – sarà la superiorità dell’Inter che, vincendo allo Stadium, potrà andare in fuga per non essere più ripresa.
I miei e molti avversatori, non solo juventini, si chiederanno da dove derivi la mia sicumera. A loro risponderò come ha fatto, con me, Fabio Capello quando gli chiesi qual period la squadra più forte del campionato. “L’Inter”, mi disse senza indugio. E io, di rimbalzo: “Lo period anche due anni fa, eppure non vinse lo scudetto”. Lui: “Io faccio valutazioni complessive. Se poi una squadra vuol regalare…”.
Vado oltre. Anche se volesse regalare qualcosa alla Juve, la squadra di Simone Inzaghi uscirà con i tre punti da Torino. La sproporzione tra contendenti è troppo vistosa. Da una parte, il miglior organico del campionato, che di certo non soffrirà per le assenze di Pavard e Bastoni. Dall’altra, una squadra senza Danilo, Pogba, Fagioli, con Miretti e Locatelli forzatamente in campo, un attacco che non segna.
E’ vero che la Juventus ha saputo mettere in piedi due catenacci favolosi a Bergamo (pareggio) e a Firenze (vittoria risicata). E’ vero che probabilmente lascerà palla all’Inter per ripartire in contropiede. Ma come fa il miglior centrocampo d’Italia – quello nerazzurro per l’appunto – a perdere palla o consegnarla advert un reparto fatto di scarti (McKennie), malconci (Miretti e Locatelli), involuti (Rabiot), incostanti (Kostic)?
La mia è solo un’opinione, naturalmente e, come story, conta fino advert un certo punto. Tuttavia sono certo che la partita si deciderà in mezzo e la determinerà chi tiene la palla di più e meglio. Per il resto, se conterà anche il resto, l‘Inter ha una difesa impenetrabile e un attacco dove non c’è solo Lautaro Martinez, peraltro sempre più capocannoniere del campionato. Chi fermerà l’argentino? E, ove mai questo accadesse, la difesa juventina come si regolerà con Thuram?
Certo, la Juve è seconda in classifica e non può esserlo per caso. Infatti, nonostante non mi piaccia il suo gioco e lo consideri un allenatore con una mentalità da prima Repubblica, credo che Allegri stia facendo un autentico miracolo. D’accordo, la Juve non ha le coppe europee e questo, da adesso a marzo, porterà una manciata di punti in più. Ma Allegri ha rispolverato Rugani, lanciato Cambiaso, scoperto (e, forse, sopravvalutato) Miretti, lavora da settimane senza Weah e Fagioli, non beneficia dei gol di Chiesa e Vlahovic nemmeno in allenamento. Ha migliorato Kean, ma quanto a realizzazioni, siamo al pianto greco.
Allegri non è, né sarà il miglior allenatore d’Italia però è l’unico a riuscire a dare un’anima alla squadra più malmessa di tutte, l’unico advert averla tenuta in vita, l’anno scorso, quando stava crollando tutto, il solo a saper gestire un gruppo stanco e senza tante sicurezze.
Per tutto questo meriterebbe di battere l’Inter. Ma sono sicuro che accadrà il contrario.