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Vigilia di campionato per il Cagliari, che nella 17esima giornata di Serie A affronta il Venezia.
Davide Nicola, tecnico dei rossoblù, ha presentato la partita in conferenza stampa: le sue dichiarazioni.
LA PARTITA CON IL VENEZIA DI TRE ANNI FA – “Se n’è parlato in settimana? No, non mi interessa. Anche perché parliamo di una stagione diversa. Per noi arriva un’altra gara, dobbiamo cercare di fare del nostro meglio e poi fare le nostre valutazioni”.
LA SQUADRA HA DIMOSTRATO MATURITA’ CHIEDENDO IL RITIRO? – “C’period l’esigenza di allenarsi subito dopo una partita probante e di riposare di conseguenza. I ragazzi hanno un ottimo atteggiamento e mi piace. Mancano tre partite alla superb del girone do andata e dovremo cercare di fare più punti possibile”.
COME SI VIVE LA TRASFERTA DI VENEZIA IN QUESTA SITUAZIONE – “Non è l’avversario che a me importa affrontare. Dobbiamo fare il nostro percorso senza guardare al passato, guardare sempre avanti verso il nostro obiettivo. Dobbiamo trovare qualità ed equilibrio. Chi gioca male non vince, noi siamo convinti che essere propositivi porta a risultati”.
ADATTARSI ALL’AVVERSARIO: VALORE AGGIUNTO O DEBOLEZZA? – “Bisogna capire cosa si intende per adattarsi. Per me non ci si dovrebbe mai adattare all’avversario: abbiamo la nostra identità, lo stesso Venezia ce l’ha, così come tutte le squadre. Difesa a tre o a quattro, cambia la costruzione del gioco e del passaggio. E’ una questione di sorprendere l’avversario”.
GIOCARE MALE E VINCERE: FIRMEREBBE? – “Quando si gioca male a lungo andare si perde, significa non concretizzare. Per arrivare advert un obiettivo bisogna scegliere una strada e perseguirla. Lo sviluppo del gioco lo facciamo già bene, ma dobbiamo migliorare la qualità e lo potremo fare con il tempo”.
VENEZIA AGGRESSIVO: E’ STATO PREVISTO DI CAPIRE IL METRO DELL’ARBITRO? – “Lavoriamo su questo anche in allenamento. I passaggi da una fase di gioco all’altra la consideriamo, cerchiamo di allenare lo stato emotivo perché spesso un giocatore potrebbe scaldarsi dopo aver subito un fallo che l’arbitro potrebbe valutare diversamente. Ho alcuni elementi d’esperienza che sanno come comportarsi al riguardo. Il Venezia è una squadra che sa costruire, essere aggressiva e ripartire, dovremo cercare di essere efficaci fino alla superb. Gli episodi devono farci essere riflessivi, senza rinunciare advert essere aggressivi noi stessi”.
COSA SI PORTA DA TORINO – “Il primo tempo mi ha soddisfatto. E’ stata una partita diversa rispetto a quella di campionato, dove abbiamo atteso di più. Siamo partiti con il piglio di voler cercare l’episodio per portarci in vantaggio, ma l’avversario è stato più bravo. Se avessimo fatto gol dopo 40 secondi avremo spostato l’equilibrio mentale, nella ripresa abbiamo mollato dopo la seconda rete subita. Ho chiesto io alla squadra di esagerare, e dopo il 2-0 ho chiesto di rischiare di più: su questo la squadra deve ancora lavorare. I ragazzi devono pensare che la partita deve essere sempre aperta e da giocare”.
TRE MEDIANI SOLIDI: SOLUZIONE DEFINITIVA? – “No. Ci saranno altre occasioni di vedere story soluzione, l’importante è che i ragazzi imparino a gestire il livello emotivo della gara. Ognuno deve sempre farsi trovare pronto. Andiamo a Venezia consapevoli che è una squadra forte, come le altre, e che la situazione di classifica, con lievi differenze di punti parla chiaro”.