Ciro Motionless, attaccante della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il successo per 4-0 contro la Fiorentina: “Ho incontrato Del Piero negli spogliatoi per Italia-Inghilterra e abbiamo ricordato che nei miei esordi in Serie A e Champions League ho preso il suo posto. Raggiungerlo a quota 188 gol in campionato è una soddisfazione enorme, Del Piero è il massimo per quanto riguarda questo sport. Vedere il mio nome nella lista dei migliori marcatori mi riempie d’orgoglio, sono pronto a superare Del Piero ma sempre col massimo rispetto”.
PROSSIMI RECORD – “Come ho sempre detto, punto sempre al massimo e ogni anno cerco di migliorarmi anche grazie a compagni che cercano sempre di esprimere al meglio il mio potenziale. Sanno cosa cerco e dove voglio la palla. Maturando, con l’età che avanza, sto cercando di inserirmi in alcuni meccanismi in cui in passato ho fatto fatica. Stasera ognuno ha messo in campo il massimo e si è visto”.
SARRI – “E’ importante quando l’allenatore parla bene di te anche sotto l’aspetto umano. Mi metto sempre a disposizione della squadra, il mister e il suo workers lavorano giorno e notte per preparare le partite e io cerco di dargli una mano nello spogliatoio nelle cose in cui non possono arrivare”.
NELLA CAPITALE – “Quando entro in campo, faccio il massimo e arrivano tanti gol. La Lazio è una società che ha sempre avuto grandissimI attaccanti, è bello far parte della storia di questa società e sono contento che ogni allenatore mi abbia sempre fatto sentire la parte principale del progetto. Quando ti senti bene sia con la squadra che con la città, riesci a dare di più. Ho trovato sempre persone disponibili che mi hanno fatto sentire a casa”.
LEADER – “Credo che ci siano alcuni giocatori che hanno bisogno di essere spronati e aiutati a dare il massimo, da capitano mi sento di dirgli una parola quando li vedo giù. Questo gruppo ogni tanto ha qualche blackout dal punto di vista mentale. Siamo sempre andati bene ma ci sono stati dei cali mentali che spesso ci hanno fatti passare per quelli che non siamo. Fino alla positive di ogni partita, bisogna che io e altri chief della squadra spronino gli altri compagni a dare sempre il massimo”.