Charles De Ketelaere è sempre più vicino a dire addio al Milan passando in prestito con diritto di riscatto all’Atalanta. Le cifre dell’operazione sono già state particular fra le due società sulla base di un’onerosità di 3 milioni di euro e un diritto di acquisto al termine dell’anno da 23 milioni di euro (LEGGI QUI TUTTI I DETTAGLI). Ma perché alla società rossoneraconvengono queste cifre? La risposta va ricercata nel bilancio del membership.
LE CIFRE A BILANCIO – Per portare il fantasista belga dal Bruges a Milano Maldini e Massara trovarono l’accordo sulla base di un trasferimento a titolo definitivo da 32 milioni di euro di parte fissa più 3 milioni di bonus che solo in piccola parte si sono concretizzati (qualificazione Champions). De Ketelaere ha inoltre firmato soltanto un anno fa un contratto della durata di 5 anni da 2,2 milioni di euro di euro netti che al lordo, sfruttando i vantaggi del decreto crescita impatta annualmente per 2,88 milioni di euro circa.
IL DECRETO CRESCITA – Partiamo dall’ingaggio. 14,4 milioni di euro lordi è la cifra che il Milan si è impegnato a versare nelle tasche di De Ketelaere. I primi 2,88 sono già stati versati, così come il primo mese del secondo anno, ma con l’Atalanta che partecipa al 100% con l’ingaggio del giocatore, in caso di riscatto il Milan risparmierebbe 11,28 milioni di euro. Rimanendo inoltre in Italia almeno per un altro anno, il Milan (ma anche l’Atalanta) non perde la possibilità di usufruire dei vantaggi del Decreto Crescita. Se De Ketelaere fosse stato ceduto all’estero, infatti, la società rossonera avrebbe dovuto “restituire” allo Stato la differenza degli sgravi fiscali risparmiati.
PLUSVALENZA POTENZIALE – Al 3 agosto 2023 il costo del cartellino di De Ketealere è stato ammortato a bilancio dal Milan per quasi 7 milioni (6,99 ndr.) quindi oggi per realizzare una plusvalenza il Milan dovrebbe vendere De Ketealere per non meno di crica 26 milioni di euro che, guarda caso, è l’esatta cifra concordata fra le parti come valutazione fra prestito e diritto di riscatto. Ma perché al Milan conviene agevolare un prestito con diritto di riscatto fra 12 mesi? La risposta è semplice e va ricercata nella possibilità di realizzare una plusvalenza dalla sua cessione. Rimanendo a bilancio dei rossoneri per un altro anno, al 30 giugno 2024 quando potrebbe scattare il riscatto il costo residuo del cartellino del classe 2001 sarebbe di circa 20 milioni. Di fatto, fra 3 di prestito e 23 di riscatto il Milan realizzerebbe, oltre al risparmio sull’ingaggio, anche una plusvalenza di circa 6 milioni di euro.