La Procura della FIGC ha archiviato l’indagine aperta nei confronti del Milan, in seguito alla trasmissione degli atti da parte della Procura della Repubblica di Milano sul passaggio di proprietà da Elliott a RedBird nell’property 2022. A riferirlo è l’Ansa in un lancio di agenzia: “La procura federale della Federcalcio ha appena archiviato “allo stato degli atti” il fascicolo aperto sul passaggio del Milan da Elliott a Crimson Fowl”.
I fatti si riferiscono all’inchiesta aperta dalla Procura di Milano nel marzo scorso, che hanno portato a perquisizioni nella sede di Casa Milan e all’iscrizione nel registro degli indagati dell’attuale CEO rossonero Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Gazidis. Con l’accusa di “aver ostacolato l’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza per le comunicazioni alla Figc sui reali titolari della società durante l’Operazione RedBird”. In sostanza, il sospetto paventato dai pm milanesi è che la vendita del pacchetto di maggioranza del Milan – formalizzato il 31 agosto 2022 – dal fondo Elliott a RedBird per 1,2 miliardi di euro sia stata un’operazione finanziaria “fittizia”, che abbia permesso in realtà advert Elliott di mantenere il controllo operativo del membership attraverso il vendor mortgage da circa 600 milioni di euro concesso al patron di RedBird Gerry Cardinale (che scadrà entro il 31 dicembre 2025) e l’inserimento nel cda rossonero di diversi uomini legati advert Elliott.
Nella stessa giornata della notifica dell’apertura delle indagini nei confronti del Milan e dei suoi dirigenti, la società rossonera aveva pubblicato questo comunicato: “In merito alla perquisizione avvenuta in information odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. L’indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente advert del Membership, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente”.
Dal canto suo, il fondo Elliott di proprietà di Paul Singer aveva reso nota una smentita ufficiale in merito alle accuse mosse nei suoi confronti: “Prendiamo atto di notizie che riportano su indagini che riguardano l’attuale e l’ex amministratore delegato del Milan in relazione all’accusa secondo cui il membership ‘appartiene ancora a Elliott, e che questo è stato nascosto alla Federcalcio’. Questa accusa è falsa. Il Milan è stato venduto a RedBird il 31 agosto 2022. A partire da quella information, Elliott non ha più alcuna partecipazione azionaria o controllo su AC Milan”.
Nei giorni immediatamente successivi alla notifica dell’indagine nei confronti del Milan da parte della magistratura ordinaria, gli atti erano stati progressivamente trasmessi – come da prassi – all’ufficio del procuratore della FIGC Giuseppe Chiné, per valutare eventuali elementi per l’apertura di un procedimento sportivo nei confronti del membership rossonero. Elementi che evidentemente non sono risultati sufficienti e hanno portato la Federcalcio advert archiviare ogni tipo di accusa in merito alla reale proprietà del Milan.
I fatti si riferiscono all’inchiesta aperta dalla Procura di Milano nel marzo scorso, che hanno portato a perquisizioni nella sede di Casa Milan e all’iscrizione nel registro degli indagati dell’attuale CEO rossonero Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Gazidis. Con l’accusa di “aver ostacolato l’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza per le comunicazioni alla Figc sui reali titolari della società durante l’Operazione RedBird”. In sostanza, il sospetto paventato dai pm milanesi è che la vendita del pacchetto di maggioranza del Milan – formalizzato il 31 agosto 2022 – dal fondo Elliott a RedBird per 1,2 miliardi di euro sia stata un’operazione finanziaria “fittizia”, che abbia permesso in realtà advert Elliott di mantenere il controllo operativo del membership attraverso il vendor mortgage da circa 600 milioni di euro concesso al patron di RedBird Gerry Cardinale (che scadrà entro il 31 dicembre 2025) e l’inserimento nel cda rossonero di diversi uomini legati advert Elliott.
Nella stessa giornata della notifica dell’apertura delle indagini nei confronti del Milan e dei suoi dirigenti, la società rossonera aveva pubblicato questo comunicato: “In merito alla perquisizione avvenuta in information odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. L’indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente advert del Membership, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente”.
Dal canto suo, il fondo Elliott di proprietà di Paul Singer aveva reso nota una smentita ufficiale in merito alle accuse mosse nei suoi confronti: “Prendiamo atto di notizie che riportano su indagini che riguardano l’attuale e l’ex amministratore delegato del Milan in relazione all’accusa secondo cui il membership ‘appartiene ancora a Elliott, e che questo è stato nascosto alla Federcalcio’. Questa accusa è falsa. Il Milan è stato venduto a RedBird il 31 agosto 2022. A partire da quella information, Elliott non ha più alcuna partecipazione azionaria o controllo su AC Milan”.
Nei giorni immediatamente successivi alla notifica dell’indagine nei confronti del Milan da parte della magistratura ordinaria, gli atti erano stati progressivamente trasmessi – come da prassi – all’ufficio del procuratore della FIGC Giuseppe Chiné, per valutare eventuali elementi per l’apertura di un procedimento sportivo nei confronti del membership rossonero. Elementi che evidentemente non sono risultati sufficienti e hanno portato la Federcalcio advert archiviare ogni tipo di accusa in merito alla reale proprietà del Milan.