Ancora oggi quando Luciano Moggi parla di Gigi Buffon si emoziona. Niente convenevoli, vuole arrivare subito al sodo: “Inutile elogiare quello che ha fatto da giocatore – ha detto l’ex dirigente della Juventus nella nostra intervista – tutti sanno che è stato uno dei migliori portieri al mondo“. Poi si corregge: “Anzi, proprio il migliore“. Macchina del tempo azionata, torniamo all’property 2001 quando passò dal Parma alla Juve: “L’ho preso che period un ragazzino“. 105 miliardi tra money e il cartellino di Bachini: “Loro volevano 100 miliardi senza contropartite perché avevano bisogno di soldi – ammette Moggi – ci ho messo un po’ a inserire Bachini, ma in mezza giornata abbiamo chiuso tutto. Ho portato alla Juve un baluardo durato quasi vent’anni“.
L’INTUIZIONE – Voce orgogliosa, di chi con una zampata finale ha fatto decollare un affare che period indirizzato verso un’altra direzione: “Lo voleva anche la Roma ed period vicino al Barcellona, ma quando l’ho chiamato io non ha posto nessun vincolo. E anzi: da quel momento in poi ha voluto solo la Juve“. E Juve fu. Ma quel vecchio volpone di Moggi l’aveva puntato già da tempo: “Il primo ricordo di Gigi da giocatore è quando abbiamo affrontato il suo Parma, mi ha esaltato talmente tanto che non ho mai pensato di prendere altri portieri“. Obiettivo puntato, colpito e affondato.
LEADERSHIP – Negli anni sono stati tanti i membership che hanno provato a portarlo by way of da Torino, ma: “Io non ho neanche mai pensato di sedermi a trattare la cessione di Buffon. Non ho mai preso nulla in considerazione“. Gigi in bianconero stava talmente bene che: “Non mi ha mai dato preoccupazioni, andava in porta e parava tutto. Meglio di così…“. I dirigenti dormivano sogni tranquilli, i giovani lo prendevano come punto di riferimento: “E’ stato un giocatore ‘vero’, perché scendeva in campo per la maglia e nello spogliatoio period uno di quelli che incitava tutto il gruppo“. Ora il futuro di Buffon è tutto da scrivere: “Leggo che può entrare in Nazionale, se così fosse penso che possa diventare una certezza per i giocatori che arriveranno in Azzurro. Ha carisma, sa quello che cube“. Personalità da vendere, management riconosciuta da compagni e avversari. Una nuova avventura all’orizzonte: Buffon cube addio al calcio, e Moggi si emoziona ancora.