Un’property davvero singolare, quasi surreale, quella vissuta da Adrien Rabiot dopo l’inaspettata separazione dalla Juventus. L’ex “pretoriano” di Massimiliano Allegri al 7 settembre continua advert essere un lusso assoluto nella lista degli svincolati che comprende ancora tantissimi nomi degni di nota. Conclusi gli impegni con la nazionale francese agli ultimi Europei, il classe ’95 ha iniziato un periodo di vacanze che evidentemente non si è ancora concluso e che potrebbe protrarsi per un tempo indefinito. L’ex giocatore del Paris Saint-Germain non ha infatti risposto alle sollecitazioni giunte dalla sponda rossonera della Milano calcistica, che ha fatto un pensiero concreto nelle ultime ore della finestra di mercato estiva per completare la propria mediana. Ma la posizione di Rabiot e della madre Veronique, che ne cura gli interessi, è rimasta irremovibile: Adrien si accasa soltanto in un membership di suo gradimento e alle sue condizioni.
ESTATE IN BARCA – E’ davvero difficile comprendere fino in fondo le logiche che animano in generale il calciomercato e ancora più complicato e decifrare talvolta le motivazioni che conducono determinati calciatori a prendere decisioni che ai comuni mortali appaiono quanto meno bizzarre. Non siamo nessuno per giudicare le ultime fotografie postate sui propri profili social, che ritraggono l’ex Juventus spesso in barca, in observe località di villeggiatura. Dando la sensazione di non essere particolarmente focalizzato sulla volontà di trovare in tempi rapidi una nuova sistemazione, come potrebbe far pensare per esempio un’immagine che lo immortali durante una sessione di allenamento. Ma resta l’immagine di un atleta, che nel piano della sua maturità, abbia perso di vista certi obiettivi e certe priorità. Prigioniero di alcune decisioni e valutazioni non tutte farina del suo sacco. A niente è servito l’appello del ct della Francia Didier Deschamps, che alla vigilia della partita di Nations League contro l’Italia, è sembrato parlare più da allenatore che rischia di perdere per i mesi a venire una risorsa importante per la propria squadra.
DESCHAMPS: “RABIOT? SITUAZIONE IMBARAZZANTE”
RICHIESTE CHOC – Non è una novità portare alla luce l’enorme peso specifico esercitato nelle sue scelte di carriera dalla mamma-agente Veronique, che anche nei mesi scorsi ha recitato un ruolo da protagonista. Ha detto di no alla proposta della Juventus di prolungare l’accordo scaduto lo scorso 30 giugno alle medesime condizioni economiche, ossia 7 milioni netti a stagione. Dopo settimane di silenzi post-Europei, ha preferito rispedire al mittente l’offerta del Milan, che metteva sul piatto un ruolo di primo piano nel centrocampo di Fonseca e un contratto biennale a 5,5 milioni di euro. Ha declinato persino l’inserimento più recente del Galatasaray e di altri prestigiosi membership turchi che non avrebbero avuto difficoltà a presentare un ingaggio considerevole. Niente da fare. Rabiot non vuole giocare in campionati ritenuti al di sotto delle sue aspettative e senza veder soddisfatte le proprie pretese economiche: si vocifera di una richiesta di 10 milioni di euro netti a stagione e un bonus alla firma di 15, senza contare la commissione da corrispondere a mamma Veronique.
PER RABIOT CI PROVA PURE L’AL-NASSR
Agosto se n’è andato, settembre è appena cominciato e Adrien Rabiot è ancora senza squadra. Per carità, lo standing di svincolato assunto dallo scorso 1° luglio gli permette in qualsiasi momento di accasarsi presso un qualsivoglia membership, ma chi è disposto oggi advert assumersi un rischio tanto importante di ingaggiare un giocatore così ingombrante in termini finanziari e accompagnato dalla nome di essere troppo influenzato dal ruolo al suo entourage?
ESTATE IN BARCA – E’ davvero difficile comprendere fino in fondo le logiche che animano in generale il calciomercato e ancora più complicato e decifrare talvolta le motivazioni che conducono determinati calciatori a prendere decisioni che ai comuni mortali appaiono quanto meno bizzarre. Non siamo nessuno per giudicare le ultime fotografie postate sui propri profili social, che ritraggono l’ex Juventus spesso in barca, in observe località di villeggiatura. Dando la sensazione di non essere particolarmente focalizzato sulla volontà di trovare in tempi rapidi una nuova sistemazione, come potrebbe far pensare per esempio un’immagine che lo immortali durante una sessione di allenamento. Ma resta l’immagine di un atleta, che nel piano della sua maturità, abbia perso di vista certi obiettivi e certe priorità. Prigioniero di alcune decisioni e valutazioni non tutte farina del suo sacco. A niente è servito l’appello del ct della Francia Didier Deschamps, che alla vigilia della partita di Nations League contro l’Italia, è sembrato parlare più da allenatore che rischia di perdere per i mesi a venire una risorsa importante per la propria squadra.
DESCHAMPS: “RABIOT? SITUAZIONE IMBARAZZANTE”
RICHIESTE CHOC – Non è una novità portare alla luce l’enorme peso specifico esercitato nelle sue scelte di carriera dalla mamma-agente Veronique, che anche nei mesi scorsi ha recitato un ruolo da protagonista. Ha detto di no alla proposta della Juventus di prolungare l’accordo scaduto lo scorso 30 giugno alle medesime condizioni economiche, ossia 7 milioni netti a stagione. Dopo settimane di silenzi post-Europei, ha preferito rispedire al mittente l’offerta del Milan, che metteva sul piatto un ruolo di primo piano nel centrocampo di Fonseca e un contratto biennale a 5,5 milioni di euro. Ha declinato persino l’inserimento più recente del Galatasaray e di altri prestigiosi membership turchi che non avrebbero avuto difficoltà a presentare un ingaggio considerevole. Niente da fare. Rabiot non vuole giocare in campionati ritenuti al di sotto delle sue aspettative e senza veder soddisfatte le proprie pretese economiche: si vocifera di una richiesta di 10 milioni di euro netti a stagione e un bonus alla firma di 15, senza contare la commissione da corrispondere a mamma Veronique.
PER RABIOT CI PROVA PURE L’AL-NASSR
Agosto se n’è andato, settembre è appena cominciato e Adrien Rabiot è ancora senza squadra. Per carità, lo standing di svincolato assunto dallo scorso 1° luglio gli permette in qualsiasi momento di accasarsi presso un qualsivoglia membership, ma chi è disposto oggi advert assumersi un rischio tanto importante di ingaggiare un giocatore così ingombrante in termini finanziari e accompagnato dalla nome di essere troppo influenzato dal ruolo al suo entourage?