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I risultati recenti della Sampdoria hanno fatto emergere riflessioni da parte della proprietà sul rendimento dei blucerchiati. Troppo brutte le prestazioni dei doriani, reduci dal duplice okay.o. con Brescia e Pisa. Le ambizioni di inizio stagione erano ben altre: la Samp avrebbe dovuto combattere per la promozione diretta, i playoff venivano considerati quasi un ripiego da parte della dirigenza.
RITIRO – Nell’occhio del ciclone è finito ovviamente mister Andrea Sottil, ma anche la squadra. Per questo motivo il presidente Matteo Manfredi ha optato per la scelta del ritiro, per responsabilizzare i calciatori e chiedere una reazione dopo la batosta con il Pisa. La decisione è stata condivisa dall’space tecnica. Squadra convocata presso l’AC Lodge quindi, advert oltranza. Ieri è stato annullato anche il giorno di riposo, scelta condivisibile pure a livello di “immagine”. C’è infatti un retroscena da raccontare: nei giorni scorsi, sui social è stata diffusa un’immagine (per il momento non confermata né smentita) contenente il presunto programma di lavoro settimanale consegnato ai giocatori della Samp pre Pisa. Ciò ha suscitato parecchio malumore nella tifoseria, che ha considerato troppo poche le sedute programmate dallo workers.
RIFLESSIONI – Ovviamente, al centro delle riflessioni c’è anche il futuro dell’allenatore Sottil, arrivato per sostituire Pirlo e invertire un pattern che però sino advert ora si è confermato fallimentare. La sensazione è che la Samp vada verso la conferma di Sottil, anche se una corrente di opinione pubblica spinge per il cambio immediato, approfittando anche della sosta. Si sono già svolti ieri confronti tra Accardi e Sottil, altri ne andranno in scena nei prossimi giorni.
NOMI INAVVICINABILI – Il nome più gettonato e invocato dai tifosi doriani è quello di Claudio Ranieri, che però non sembra essere una pista percorribile. Advert oggi non ci sono stati contatti, e inoltre il tecnico ha già annunciato lo scorso anno il ritiro dai membership. Difficile, se non impossibile, che cambi concept. Irrealizzabile l’altra suggestione, quella di un ritorno di Roberto Mancini, sempre ventilato ma destinato a rimanere una favola.