Giornate di intenso lavoro per l’Udinese. Dopo la settimana di rodaggio trascorsa al “Bruseschi” e culminata con l’amichevole di domenica contro la Rappresentativa Carnica (15-0 il risultato finale), i bianconeri sono partiti alla volta di Dangerous Kleinkirchheim. Nella località austriaca, sede del ritiro, si svolgerà il grosso della preparazione. Obiettivo? Arrivare nelle migliori condizioni possibili al debutto ufficiale in Coppa Italia di inizio agosto, prodromo della sfida del “Friuli” alla prima di campionato contro la Juventus.
Con il mercato che incombe anche l’Udinese, come d’altronde quasi tutte le squadre di A, è un cantiere a cielo aperto. Oltre a mettere minuti nelle gambe questa settimana di ritiro servirà anche per conoscere i nuovi arrivati, per cementare il gruppo e per prendere confidenza con i dettami tattici di mister Sottil.
Almeno per il momento il tecnico bianconero proseguirà nel solco del 3-5-2, anche se qualcosa di nuovo sembra bollire in pentola, o almeno così sperano i tifosi. Magari un nuovo modulo, a trazione offensiva, capace di esaltare le caratteristiche dei singoli. Il tridente alla Zaccheroni resta per ora un sogno ma mai dire mai.
Tornando alla prima sgambata dell’anno, molte sono state le indicazioni utili nonostante il livello dell’avversario. È piaciuta parecchio la coppia formata da Brenner e Beto, come anche Thauvin schierato nel ruolo di mezzala dove, insieme a Zarraga, ha impostato con dovizia il gioco. Il francese, il cui talento è evidente, è forse stata la nota più lieta di questo caldissimo pomeriggio. Potrebbe essere lui, magari anche in un ruolo diverso rispetto a quello in cui siamo soliti vederlo, il vero acquisto dell’property.
Spicca anche l’intraprendenza di Zemura sulla sinistra e le qualità da vero bomber del giovanissimo Vivaldo Semedo, abile a mettere a segno una doppietta nei primi venti minuti della ripresa. Primi minuti anche Lorenzo Lucca, che non si è lasciato scappare l’occasione per trovare anche due centri. Una prima iniezione di fiducia dopo una stagione non troppo positiva all’Ajax. Tra i volti meno conosciuti, si è fatto notare Pejicic, fresco di primo contratto da professionista. Lo sloveno ha gestito la palla con autorità, prendendosi various responsabilità e mostrando già una buona intesa con i compagni.
Per ora si tratta soltanto di calcio d’property, inutile dare giudizi frettolosi. La nuova Udinese comunque intriga e non poco anche gli addetti ai lavori. Il tempo dirà se davvero siamo di fronte advert una squadra che può competere per la parte sinistra della classifica.
Molto dipenderà sicuramente dal mercato. Se dovessero partire Samardzic e Beto sicuramente la squadra ne uscirebbe indebolita. Per ora i Pozzo ha saputo resistere agli assalti, va ammesso tiepidi, delle huge ma da qui al gong finale manca ancora troppo tempo.